Da un punto di vista strettamente enologico, i vini dolci appartengono a un mondo a parte.
La loro storia è abbastanza complessa: hanno goduto per un certo periodo di una buona notorietà notorieta ma in altri tempi sono stati quasi dimenticati e considerati fuori moda.
Fino a qualche anno fa infatti i vini dolci erano relegati al ruolo di accompagnamento dei dessert, e anche se spesso non si trattava di produzioni molto pregiate, si era ritagliato uno spazio piuttosto stabile come vino insostituibile con la pasticceria.
Poi però apparvero sul panorama vinicolo gli Spumanti secchi che insieme agli Champagne brut iniziarono ad accompagnare le parti finali del menu.
Il vino dolce non era certo in grado di competere con le grandi firme legate alle bollicine, perciò finì inevitabilmente per perdere sostenitori e quindi messo da parte, non potendo certo sostituire i vini destinati ad altre portate.
Per fortuna questo periodo nero non durò moltissimo e grazie ad una nuova ondata culturale più raffinata e a tecniche di abbinamento più raffinate si giunti a riscoprire il piacere e la tradizionalità del vino dolce e a valorizzarne le qualità e la grande versatilità.
La produzione di etichette di grande pregio mutò notevolmente l'immagine del prodotto che ora rappresentava uno stile di vita molto ambito: saper scegliere il vino dolce più adatto significava possedere una prestigiosa conoscenza enologica.
A questo punto un vino così importante non poteva certo restarsene relegato come accompagnamento di una sola portata, così iniziarono i primi abbinamenti ai cibi salati che prosegue ancora oggi con risultati molto interessanti.
I vini abboccati ad esempio si sposano molto bene con piatti dalle tonalità più dolci come quelli che impiegano zucca, peperoni, e naturalmente i crostacei.
Altri vini più zuccherini sono in genere adatti ad ammorbidire le note amarognole, mentre altri ancora hanno trovato con i formaggi un abbinamento davvero vincente: è sempre più diffusa infatti la tendenza di accompagnare ad una selezione di formaggi uno di questi vini.
Infine è importante sottolineare un'altro ambito molto importante dei vini dolci, quella di rappresentare una degna conclusione di un pasto importante, oppure gustati senza accompagnamento, possono rivelarsi ottimi vini da riflessione.